Zeppole di San Giuseppe
Preparazione
Le 'zeppole di San Giuseppe' in Campania vengono preparate per la festa di San Giuseppe.
Risaliamo all'origine di questa delizia che è antichissima, intorno al 500 a.
C.
si celebravano a Roma le Liberalia, le feste delle divinità dispensatrici del 'vino e del grano nel giorno del 17 marzo.
In onore a Sileno, compagno di bagordi e "precettore" di Bacco, si bevevano fiumi di rosso nettare e si friggevano profumate frittelle di frumento.
Oggi, quasi nello stesso giorno, il 19 marzo, e in occasione di S.
Giuseppe si ripete la cerimonia delle frittelle.
La pasta per le zeppole di S.
Giuseppe si prepara in maniera simile a quella degli choux, detti anche bignè.
La differenza è nella minore quantità di burro e nella cottura: le zeppole vanno infatti fritte, mentre i bignè si cuociono in forno.
C'è anche da dire che parecchie pasticcerie, onde evitare i già grossi ed irreparabili attentati alle diete, le propongono anche nella maniera 'infornata'.
Scaldate in una casseruola l'acqua con il sale e il burro, fino a quando questo non si scioglierà.
Portate a bollore e allontanate dalla fiamma.
Aggiungete la farina setacciata tutta insieme e me- scolate energicamente Riportate la casseruola sul fuoco e continuate a mescolare per mezzo minuto a calore basso.
Mettete quindi la pasta sul marmo unto con un po' d'olio e lasciatela raffreddare.
Quando sar�� fredda incorporatevi le uova, una per volta, prima il tuorlo e poi l'albume.
Per cuocerle preparate due padelle con abbondante olio di semi, una su fuoco lento e un'altra a calore più allegro.
Poiché la pasta risulterà molto morbida sarebbe difficile friggere le zeppole senza ricorrere ad un piccolo trucco.
Prendete un foglio di carta oleata e praticategli dei fori, mettete la pasta, poca per volta, nell'apposita siringa con l'imboccatura a stella e, premendo lo stantuffo fatela uscire formando delle ciambelle che poggerete direttamente sulla carta che immergerete nell'olio bollente.
Attraverso i fori passerà dell'aria, che permetterà alle zeppole di staccarsi facilmente dalla carta oleata; toglietele allora da questa padella e immergetele nell'altra a fuoco più forte affinché si cuociano perfettamente e diventino dorate.
Fate sgocciolare le zeppole.
come si fa per ogni fritto su una carta e poggiatele poi su un piatto guarnendole con una cucchiaiata di crema coronata da un paio di ciliegine amarene.
Risaliamo all'origine di questa delizia che è antichissima, intorno al 500 a.
C.
si celebravano a Roma le Liberalia, le feste delle divinità dispensatrici del 'vino e del grano nel giorno del 17 marzo.
In onore a Sileno, compagno di bagordi e "precettore" di Bacco, si bevevano fiumi di rosso nettare e si friggevano profumate frittelle di frumento.
Oggi, quasi nello stesso giorno, il 19 marzo, e in occasione di S.
Giuseppe si ripete la cerimonia delle frittelle.
La pasta per le zeppole di S.
Giuseppe si prepara in maniera simile a quella degli choux, detti anche bignè.
La differenza è nella minore quantità di burro e nella cottura: le zeppole vanno infatti fritte, mentre i bignè si cuociono in forno.
C'è anche da dire che parecchie pasticcerie, onde evitare i già grossi ed irreparabili attentati alle diete, le propongono anche nella maniera 'infornata'.
Scaldate in una casseruola l'acqua con il sale e il burro, fino a quando questo non si scioglierà.
Portate a bollore e allontanate dalla fiamma.
Aggiungete la farina setacciata tutta insieme e me- scolate energicamente Riportate la casseruola sul fuoco e continuate a mescolare per mezzo minuto a calore basso.
Mettete quindi la pasta sul marmo unto con un po' d'olio e lasciatela raffreddare.
Quando sar�� fredda incorporatevi le uova, una per volta, prima il tuorlo e poi l'albume.
Per cuocerle preparate due padelle con abbondante olio di semi, una su fuoco lento e un'altra a calore più allegro.
Poiché la pasta risulterà molto morbida sarebbe difficile friggere le zeppole senza ricorrere ad un piccolo trucco.
Prendete un foglio di carta oleata e praticategli dei fori, mettete la pasta, poca per volta, nell'apposita siringa con l'imboccatura a stella e, premendo lo stantuffo fatela uscire formando delle ciambelle che poggerete direttamente sulla carta che immergerete nell'olio bollente.
Attraverso i fori passerà dell'aria, che permetterà alle zeppole di staccarsi facilmente dalla carta oleata; toglietele allora da questa padella e immergetele nell'altra a fuoco più forte affinché si cuociano perfettamente e diventino dorate.
Fate sgocciolare le zeppole.
come si fa per ogni fritto su una carta e poggiatele poi su un piatto guarnendole con una cucchiaiata di crema coronata da un paio di ciliegine amarene.
- Acqua (1)
- Burro (376)
- Ciliegie amarene (41)
- Crema pasticciera (300)
- Farina (480)
- Limone (scorza grattugiata) (6)
- Sale (1)
- Uova (465)
- Vaniglia (10)
420
Ingredienti e dosi per 4 persone
- 230 g di acqua
- 50 g di burro
- 1 pizzico di sale
- 1 bustina di vaniglia
- 1 limone (scorza grattugiata)
- 150 g di farina
- 5 uova
- Crema pasticciera
- Ciliegie amarene
Ingrediente principale
Vedi anche
- Ricette a base di farina
- Altre ricette nella categoria: Dolci e dessert
- Altre ricette per la festa del papà