Sequenza tecnica: preparazione gnocchi di patate
Preparazione
YS03018 SEQUENZA TECNICA: PREPARAZIONE DEGLI GNOCCHI Gli gnocchi "classici" sono quelli preparati con patate bollite e farina, talvolta legate da uova.
Per realizzarli usate patate a pasta bianca, ossia quelle farinose.
Dopo aver lessato le patate in acqua salata, sbucciatele e passatele ancora calde nell'apposito schiacciapatate.
Amalgamatevi allora una quantità di farina pari a un quarto del peso delle patate (250 g di farina per ogni kg di patate crude) e una presa di sale.
Se le patate sono particolarmente farinose la dose di farina può essere diminuita.
A questo punto, come precedentemente detto, c'è chi aggiunge un uovo, ma la ricetta classica non lo prevede.
Impastate gli ingredienti, quindi ricavate dal composto ottenuto tanti lunghi cilindri simili a grossi cordoni, di 1/2 cm di diametro.
Tagliateli a tronchetti di 2/3 cm e cuoceteli in acqua leggermente salata pochi per volta, raccogliendoli con una schiumarola man mano che affiorano in superficie.
Serviteli ben caldi dopo averli conditi a piacere (sugo di pomodoro, ragù di carne, pesto, etc.).
Oltre ai gnocchi classici e relative varianti (con bietole, spinaci, etc.), esisotno altri tipi di gnocchi, come per esempio quelli di zucca, ove l'ingrediente base, ossia la zucca, viene cotto di solito al forno, quindi ridotto in purè e impastato con farina e altri ingredienti.
Vi sono poi gnocchi di ricotta preparati mescolando ricotta e grana, che possono anch'essi essere integrati, come quelli di patate, da erbe cotte.
Tornando agli gnocchi di patate, questi offrono il vantaggio di poter essere cotti con largo anticipo e serviti successivamente.
Infatti si mantengono fragranti per più tempo a condizione che li conserviate nel modo dovuto.
A tale scopo è sufficiente che, una volta cotti, ossia man mano che affiorano in superficie nella casseruola d'acqua salata in cui li avete versati, li sgocciolate e li trasferiate in una bacinella contenente acqua e ghiaccio in modo che si raffreddino.
Se volete conservarli per più settimane, quando si sono raffreddati distribuiteli in appositi contenitori, conditeli con un filo d'olio, quindi copriteli e metteteli in freezer.
Se invece intendete servirli entro ventiquattr'ore, toglieteli dalla bacinella di acqua e ghiaccio, metteteli in un contenitore con acqua e latte e riponeteli in frigorifero.
In entrambi i casi, quando intendete servirli, comportatevi come se fossero freschi.
Per realizzarli usate patate a pasta bianca, ossia quelle farinose.
Dopo aver lessato le patate in acqua salata, sbucciatele e passatele ancora calde nell'apposito schiacciapatate.
Amalgamatevi allora una quantità di farina pari a un quarto del peso delle patate (250 g di farina per ogni kg di patate crude) e una presa di sale.
Se le patate sono particolarmente farinose la dose di farina può essere diminuita.
A questo punto, come precedentemente detto, c'è chi aggiunge un uovo, ma la ricetta classica non lo prevede.
Impastate gli ingredienti, quindi ricavate dal composto ottenuto tanti lunghi cilindri simili a grossi cordoni, di 1/2 cm di diametro.
Tagliateli a tronchetti di 2/3 cm e cuoceteli in acqua leggermente salata pochi per volta, raccogliendoli con una schiumarola man mano che affiorano in superficie.
Serviteli ben caldi dopo averli conditi a piacere (sugo di pomodoro, ragù di carne, pesto, etc.).
Oltre ai gnocchi classici e relative varianti (con bietole, spinaci, etc.), esisotno altri tipi di gnocchi, come per esempio quelli di zucca, ove l'ingrediente base, ossia la zucca, viene cotto di solito al forno, quindi ridotto in purè e impastato con farina e altri ingredienti.
Vi sono poi gnocchi di ricotta preparati mescolando ricotta e grana, che possono anch'essi essere integrati, come quelli di patate, da erbe cotte.
Tornando agli gnocchi di patate, questi offrono il vantaggio di poter essere cotti con largo anticipo e serviti successivamente.
Infatti si mantengono fragranti per più tempo a condizione che li conserviate nel modo dovuto.
A tale scopo è sufficiente che, una volta cotti, ossia man mano che affiorano in superficie nella casseruola d'acqua salata in cui li avete versati, li sgocciolate e li trasferiate in una bacinella contenente acqua e ghiaccio in modo che si raffreddino.
Se volete conservarli per più settimane, quando si sono raffreddati distribuiteli in appositi contenitori, conditeli con un filo d'olio, quindi copriteli e metteteli in freezer.
Se invece intendete servirli entro ventiquattr'ore, toglieteli dalla bacinella di acqua e ghiaccio, metteteli in un contenitore con acqua e latte e riponeteli in frigorifero.
In entrambi i casi, quando intendete servirli, comportatevi come se fossero freschi.