Caffè in capsule: ci sono rischi per la salute?

Il caffè è uno di quei piaceri a cui la maggior parte degli italiani non rinuncerebbe mai. Quello del caffè preso al bar è infatti diventato un vero e proprio rito ma, dato che non sempre se ne ha la possibilità, è piacevole gustarlo anche in casa o in ufficio. Chiaramente, non è sempre possibile armeggiare con i fornelli, con il caffè macinato e con la moka: in casa si potrebbe, in ufficio meno poiché spesso non è presente il gas. La comodità di non dover sporcare nulla e, nel giro di qualche minuto, avere il caffè pronto è quindi molto invitante. Per questo ci vengono in aiuto loro: le capsule.

Capsule caffè
Le capsule di caffè Nespresso, coloratissime e celebri per gli spot tv con George Clooney

E' possibile acquistare una certa quantità di capsule di caffè, pagandole una quarantina di centesimi ciascuna, ovvero ad un prezzo che è meno della metà di quello di un caffè al bar, e avremo così il nostro caffè pronto nel giro di un paio di minuti. Questa comodità, però, ha il suo prezzo, sia in termini economici sia, a volte, in termini di salute.

Caffè in capsule e cialde: differenza economica

Per prima cosa, il costo delle capsule, in termini di caffè, è nettamente superiore sia rispetto a quello delle cialde (che comunque hanno un loro costo), che a quello del caffè macinato, che costa addirittura un quinto di quello che alcune generosissime aziende ci mettono a disposizione già incapsulato.

Veniamo ai numeri. Le fonti provengono direttamente dal quotidiano la Repubblica, che qualche anno fa ha citato uno studio davvero sconcertante sul fenomeno dilagante delle macchine da caffè in casa. Per prima cosa, il costo della macchina stessa. Oggetti che hanno un costo elevato e che, peraltro, tendono a rompersi nel giro di poco tempo, specialmente se l'acqua che utilizziamo è quella del rubinetto, per via del calcare che si accumula nel meccanismo. Ma questo è nulla. Anche perché, spesso, la macchina ci viene regalata o si paga pochissimo: in questo caso, sarebbe opportuno porsi qualche domanda.

Caffè in grani
Caffè in grani

Per quanto riguarda le capsule, i prezzi medi delle varie marche che sono emersi dallo studio, italiano, sono i seguenti:

  • Prezzo medio del caffè macinato espresso: 9,84 euro al chilo.
  • Prezzo medio delle capsule e delle cialde: 37,69 euro al chilo.
  • Prezzo medio delle sole capsule: 46,48 euro al chilo.

Possiamo notare una serie di differenze, anche se manca una quarta voce, quella del caffè in grani: bisogna anche considerare che non tutto il caffè in grani ha la stessa qualità e, dato che il caffè che beviamo è praticamente una miscela delle varie qualità (come arabica e robusta, le due più diffuse, ed è proprio la miscela che ne modifica il sapore), bisognerebbe vedere il valore delle singole qualità di chicchi e poi fare una media, che non è semplice.

Analizzando invece i dati che abbiamo, essi sono più che eloquenti: vediamo che il caffè nelle capsule costa all'incirca cinque volte il costo di quello macinato, che spesso è lo stesso identico. Questo aumento di prezzo dipende dal fatto che è presente pochissima polvere all'interno della capsula, e mettere pochissimi grammi nella capsula (sette, di solito) ma farla apparire molto più grande grazie alla plastica dell'involucro, sembra pagare, e anche tanto.

Difficilmente una persona si mette a fare conti del genere prima di capire che con dieci euro avrebbe fatto gli stessi caffè che le multinazionali alimentari (perché sono multinazionali) fanno pagare 50 euro, con la scusa delle comodità. Per cui è alto il prezzo per le capsule ed è alto il prezzo per la macchinetta, che potrebbe rompersi. Ma questa valutazione non bisogna farla solo in senso economico, perché c'è anche dell'altro.

La sicurezza alimentare

Non possiamo infatti tralasciare la questione della sicurezza alimentare poiché, in certi casi, può essere molto pericoloso bere un caffè fatto in casa con una di queste macchinette. Le capsule, così come le cialde, di per sé non presentano alcun problema perché sono sterili fin dall'uscita dalla fabbrica, per cui non sono dannose. Ma pensiamo un attimo alla struttura di una macchina da caffè: essenzialmente l'acqua calda passa attraverso un meccanismo, incontra il caffè e ne scioglie alcune delle componenti che faranno poi la bevanda. Successivamente, la capsula si toglie e si butta.

Il problema nasce nel punto in cui il caffè esce e viene filtrato per andare a cadere nella tazza. Quando l'acqua esce è calda, ma poi quel punto rimane tiepido e quindi molto adatto alla crescita batterica, tra cui quella di alcuni batteri patogeni: questi si possono accumulare nel filtro e crescere grazie alla temperatura ideale, all'umidità dell'acqua che è passata ed alle sostanze nutritive che hanno trovato nello stesso caffè.

La crescita di questi batteri va a localizzarsi in un punto non semplice da pulire, particolarmente nelle macchine destinate ad uso domestico, più che in quelle del bar poiché gli addetti hanno specifici obblighi di pulizia dei macchinari, giustamente.

In casa, molto spesso, non viene lavata adeguatamente e questo causa la continua proliferazione dei batteri, in particolar modo se il caffè viene preparato almeno una volta al giorno. Un semplice tampone posto su questa superficie ha fatto scoprire all'università di Valencia, che ha studiato il problema, ben 35 batteri diversi sulla superficie dei filtri, alcuni dei quali erano anche batteri patogeni, soprattutto per l'apparato respiratorio.

Non dimentichiamo infatti che le capsule vengono spesso toccate con mani sporche prima di essere inserite e che basta un colpo di tosse, o uno starnuto, per inquinarle: il posizionamento e l'ambiente favorevole faranno il resto, facendo sì che lo sfortunato che prenderà il prossimo caffè possa contrarre qualche malattia, come ad esempio patologie respiratorie che sarebbe sicuramente meglio evitare.

Caffè in moka
Caffè in moka

Questo rischio sanitario, unito alla problematica di tipo economico, ci fa ben capire come non sia conveniente utilizzare il caffè in capsule e che sia quindi da preferire il caffè macinato e la buona vecchia moka.

La comodità è una caratteristica invitante, ma questo basta per essere disposti a spendere quaranta euro al chilo e, in certi casi, guastare anche la salute per una tazzina di caffè?

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Titolo dell'articolo

Caffè in capsule: ci sono rischi per la salute?

Autore del testo

Valerio Guiggi, per Cucinare.meglio.it

Nome della fonte

Cucinare.meglio.it

URL

https://cucinare.meglio.it/tema/caffe-capsule-salute/

Data di pubblicazione

Lunedì 15 febbraio 2016

Ultimo aggiornamento

Martedì 21 agosto 2018

Data di visita

Mercoledì 27 novembre 2024

Note sull'autore

Valerio GuiggiValerio Guiggi • Laureato in Medicina Veterinaria nell'Aprile 2013 a 24 anni, con una valutazione di 110 e lode, ed abilitato alla professione nel Giugno nello stesso anno, è appassionato di "sicurezza alimentare", la branca della veterinaria che si occupa della prevenzione delle malattie dell'uomo che vengono trasmesse con gli alimenti. Nel Gennaio 2014 supera il test a numero chiuso per specializzarsi in Ispezione degli Alimenti, specializzazione della durata di tre anni, e dal Marzo dello stesso anno collabora con il dipartimento della prevenzione dell'ASL di Livorno. Da Ottobre 2014 collabora con l'azienda CSA (Consulenza Sanitaria Alimentare) di Livorno, che offre consulenza sanitaria e legale ad aziende alimentari della zona. Dall'inizio del 2015 è inoltre responsabile scientifico di Socialdogcat.com, che si occupa della salute dei cani e dei gatti. Dal mese di maggio del 2015 scrive per Cucinare Meglio.

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