Ravioli di patate ogliastrini
Preparazione
Sono i famosi culurgionis.
Lavare, lessare il chilo di patate e appena cotte estrarle dall'acqua una alla volta, pelarle e schiacciarle subito con una forchetta raccogliendo la purea in una terrina.
Esaurite tutte le patate, si condisce la purea con: 1/2 bicchiere di olio tiepido, gli spicchi d'aglio tritati finemente, le foglie di menta fresca tagliuzzate, un pizzico di sale e 200 g di viscida, oppure una buona manciata di pecorino poco stagionato, grattugiato.
Si impasta il tutto velocemente e si tiene da parte.
Intanto si prepara la pasta per l'involucro intridendo i 600 g di farina con 3-4 cucchiaiate d'olio e un pizzico di sale sciolto in 1/2 bicchiere d'acqua.
Si lavora l'impasto energicamente, ma non molto a lungo e appena avrà raggiunto una certa elasticità si stira in sfoglie sottili da cui si ricaveranno dei dischetti di 6 cm di diametro.
Sulla metà di ogni disco si posa una quantità di purea grande quanto una piccola noce, si ricopre con l'altra metà del disco, si saldano le 2 semicirconferenze sovrapposte, con una sottile cordonatura praticata con la punta delle dita e si rifinisce con un breve picciolo.
Si otterranno dei tortelli dall'aspetto di piccoli fichi pressati.
Si cuociono per circa 6-7 minuti, in abbondante acqua bollente salata, si estraggono con la cucchiaia forata, si sgrondano bene e si dispongono sul piatto di portata in un solo strato, a spina di pesce facendo incontrare ad angolo, a 2 a 2, i piccioli del raviolo, lungo una retta immaginata al centro del piatto.
Apparirà una spiga gigante con i suoi chicchi in proporzione.
Se il piatto è abbastanza largo si possono comporre 3 spighe affiancate.
Si condiscono con abbondante pecorino.
Lavare, lessare il chilo di patate e appena cotte estrarle dall'acqua una alla volta, pelarle e schiacciarle subito con una forchetta raccogliendo la purea in una terrina.
Esaurite tutte le patate, si condisce la purea con: 1/2 bicchiere di olio tiepido, gli spicchi d'aglio tritati finemente, le foglie di menta fresca tagliuzzate, un pizzico di sale e 200 g di viscida, oppure una buona manciata di pecorino poco stagionato, grattugiato.
Si impasta il tutto velocemente e si tiene da parte.
Intanto si prepara la pasta per l'involucro intridendo i 600 g di farina con 3-4 cucchiaiate d'olio e un pizzico di sale sciolto in 1/2 bicchiere d'acqua.
Si lavora l'impasto energicamente, ma non molto a lungo e appena avrà raggiunto una certa elasticità si stira in sfoglie sottili da cui si ricaveranno dei dischetti di 6 cm di diametro.
Sulla metà di ogni disco si posa una quantità di purea grande quanto una piccola noce, si ricopre con l'altra metà del disco, si saldano le 2 semicirconferenze sovrapposte, con una sottile cordonatura praticata con la punta delle dita e si rifinisce con un breve picciolo.
Si otterranno dei tortelli dall'aspetto di piccoli fichi pressati.
Si cuociono per circa 6-7 minuti, in abbondante acqua bollente salata, si estraggono con la cucchiaia forata, si sgrondano bene e si dispongono sul piatto di portata in un solo strato, a spina di pesce facendo incontrare ad angolo, a 2 a 2, i piccioli del raviolo, lungo una retta immaginata al centro del piatto.
Apparirà una spiga gigante con i suoi chicchi in proporzione.
Se il piatto è abbastanza largo si possono comporre 3 spighe affiancate.
Si condiscono con abbondante pecorino.
- Acqua (1)
- Aglio (12)
- Farina (1920)
- Formaggio pecorino fresco (996)
- Formaggio viscidu in salamoia (774)
- Menta (4)
- Olio d'oliva (o 200 g di grasso di maiale appena sciolto) (1800)
- Patate di montagna (900)
- Sale (1)
801
Ingredienti e dosi per 8 persone
- 1000 g di patate di montagna
- 20 cl di olio d'oliva (o 200 g di grasso di maiale appena sciolto)
- 2 spicchi di aglio
- 5 foglie di menta
- 200 g di formaggio viscidu in salamoia
- 600 g di farina
- 1 pizzico di sale
- 300 g di formaggio pecorino fresco
- Acqua
Ingrediente principale
Vedi anche
- Ricette a base di patate di montagna
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