Peperoni interi sotto vinaccia
Preparazione
Mettete sopra un graticcio per due giorni peperoni rossi e gialli, meglio se la qualità sarà molto soda e carnosa. Sceglieteli bellissimi e intatti. Alla fine dei due giorni passateli e scartate quelli che presentano anche il minimo accenno di marciume. Con una pezzuola umida passateli con delicatezza ma completamente. Lasciate loro anche il picciolo.
Procuratevi delle ottime vinacce (meglio se di barbera) e, in una damigiana a collo largo (o in un recipiente di terracotta o in un barilotto) introducete a strati alterni vinacce e peperoni, cominciando dalle vinacce. l'ultimo strato deve essere di vinacce. Fermate l'ultimo strato introducendo nel collo due listelli di legno a "X". Poi bagnate il tutto con aceto di vino bianco o rosso non ha importanza: l'importante è che sia di ottima qualità. Non si possono dare indicazioni fisse per la quantità di aceto necessaria: molto dipende dal recipiente scelto. Infatti se il recipiente è di un materiale inerte (vetro, terraglia, porcellana) non "berrà", se invece fosse di legno sarà necessario introdurne un po' di più perché il legno assorbe una certa quantità di liquido. E' sempre utile usare il nostro buon senso.
Sopra le assicelle si dovrà mettere un mattone, o una grossa pietra ben lavata, che aiuti a tenere la preparazione sempre sotto l'orlo del recipiente, così che non debordi durante la fermentazione. Ogni tanto ricordatevi di controllare: se le vinacce esterne vi sembrassero un po' asciutte bagnatele con un po' d'aceto. Se poi voleste frutti più profumati mettete sopra le qualche foglia di lauro, qualche bacca di ginepro, chiodi di garofano, qualche rametto di timo o di menta. I peperoni non saranno pronti prima di venticinque giorni. Si mangiano come antipasto o contorno conditi con olio e sale, ma sono veramente superbi nella "bagna caoda".
Procuratevi delle ottime vinacce (meglio se di barbera) e, in una damigiana a collo largo (o in un recipiente di terracotta o in un barilotto) introducete a strati alterni vinacce e peperoni, cominciando dalle vinacce. l'ultimo strato deve essere di vinacce. Fermate l'ultimo strato introducendo nel collo due listelli di legno a "X". Poi bagnate il tutto con aceto di vino bianco o rosso non ha importanza: l'importante è che sia di ottima qualità. Non si possono dare indicazioni fisse per la quantità di aceto necessaria: molto dipende dal recipiente scelto. Infatti se il recipiente è di un materiale inerte (vetro, terraglia, porcellana) non "berrà", se invece fosse di legno sarà necessario introdurne un po' di più perché il legno assorbe una certa quantità di liquido. E' sempre utile usare il nostro buon senso.
Sopra le assicelle si dovrà mettere un mattone, o una grossa pietra ben lavata, che aiuti a tenere la preparazione sempre sotto l'orlo del recipiente, così che non debordi durante la fermentazione. Ogni tanto ricordatevi di controllare: se le vinacce esterne vi sembrassero un po' asciutte bagnatele con un po' d'aceto. Se poi voleste frutti più profumati mettete sopra le qualche foglia di lauro, qualche bacca di ginepro, chiodi di garofano, qualche rametto di timo o di menta. I peperoni non saranno pronti prima di venticinque giorni. Si mangiano come antipasto o contorno conditi con olio e sale, ma sono veramente superbi nella "bagna caoda".
Ingredienti e dosi
- peperoni
- vinacce fresche quanto basta
- aceto di vino quanto basta
- alloro
- ginepro
- chiodi di garofano
- timo
- menta
Ingrediente principale
Vedi anche
- Ricette a base di peperoni
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