Consigli sulla conservazione degli alimenti in frigorifero

Il frigorifero è uno degli elettrodomestici più importanti della casa. Spesso non ci pensiamo, ma se anche si riuscisse a vivere senza televisione, senza telefono o senza condizionatore, le cose sarebbero ben più ardue senza un frigorifero. La possibilità di conservare il cibo consente di acquistare da mangiare una volta a settimana o anche meno spesso, e di poterlo consumare in seguito, quando vogliamo. Eppure spesso succede di trovare cose che sono state rovinate dal frigorifero oppure alimenti che hanno un cattivo sapore nonostante la data di scadenza non sia ancora stata raggiunta.

Questo, spesso, non dipende da un malfunzionamento dell'elettrodomestico, ma dal fatto che non lo conosciamo fino in fondo. La maggior parte di noi tende a impostare una temperatura al frigo e pensare che quella sia sempre la stessa, in ogni momento, in tutto lo spazio disponibile. Per cui gli alimenti si possono inserire come si preferisce, dove c'è spazio.

In realtà non è così, e nonostante la temperatura media che il frigo cerca di mantenere è quella che abbiamo impostato ci sono delle differenze non da poco nelle varie parti, differenze che se conosciamo possiamo sfruttare per conservare al meglio i cibi.

Aprire poche volte il frigo

Dobbiamo inoltre ricordare che ogni volta che apriamo il frigorifero la temperatura media aumenta notevolmente e ci vuole tempo perché venga ristabilita quella desiderata. È per questo che, come prima regola, è importante aprire il meno possibile il frigorifero, e quando lo facciamo prendiamo tutto ciò che ci serve, per poi richiuderlo per un po', invece di aprirlo dieci volte per prendere dieci cose diverse.

La distribuzione delle temperature

Ma quando il frigorifero è chiuso,come sono distribuite le temperature? Il motorino di raffreddamento del frigorifero è generalmente nella parte centrale, subito sopra ai cassetti dove si conservano la frutta e la verdura. E' questa la parte più fredda del frigo, direttamente a contatto con l'aria fredda.

L'aria calda è meno densa e quindi più leggera di quella fredda, e tende a spostarsi verso l'alto.

Così, con una temperatura media del frigo di 3° C, in realtà avremo una temperatura di circa 2° nel ripiano più basso, di circa 4°-5° in quelli più alti.

I cassetti sono particolari perché sono protetti dal freddo del motorino, grazie al vetro che li ricopre. Quindi, nonostante siano nella parte più bassa dell'elettrodomestico, in realtà non ricevono direttamente il freddo e sono quindi più caldi anche della parte alta, all'incirca 5°-6° gradi.

Infine c'è lo sportello, che è la parte più calda in assoluto. Questo è dovuto al fatto che quando il frigo viene aperto, lo sportello fa “un'immersione” in aria a temperatura ambiente, di circa 18°, per cui nel processo di ripristino della temperatura di frigo è la parte che, partendo dalla temperatura più alta, si raffredda per ultima.

Prevenire le perdite all'interno del frigorifero

Un'altra cosa che bisogna considerare quando si dispongono gli alimenti in frigorifero, è la perdita di liquidi o comunque di sostanze. Dobbiamo fare in modo che le parti che potrebbero far cadere qualcosa stiano più in basso possibile. I funghi, ad esempio, sono sporchi di terra quando si acquistano, e la terra è sporchissima, per cui vanno messi quanto più in basso possibile. Anche la carne può perdere del liquido, e dobbiamo evitare che possa cadere su altri alimenti. Un formaggio parmigiano, invece, non ha perdite in quanto stagionato, e può stare più in alto.

La disposizione degli alimenti nel frigorifero

Quindi, una volta compreso il funzionamento dell'elettrodomestico, come si possono disporre gli alimenti?. I cassetti in basso vanno riservati alla frutta e alla verdura, che devono rimanere a temperatura abbastanza bassa ma non troppo, perché il freddo potrebbe rovinarli. Metterli in basso significa anche non far cadere la terra sugli altri alimenti.

Subito sopra, sui ripiani bassi del frigo, vanno posizionati il pesce e la carne.

Il pesce e le carni macinate sono più deperibili della carne “intera” (come una bistecca) o stagionata, per cui se abbiamo tanta carne o tanto pesce bisogna mettere sopra la carne intera, e sotto il pesce.

La parte alta va riservata a formaggi, latticini, dolci, crema, uova, tutto ciò che non fa cadere liquidi e che può rimanere a temperatura leggermente più alta, perché comunque i 4°-5° riescono a inibire la moltiplicazione batterica che renderebbe questi alimenti pericolosi se conservati fuori dal frigo.

Lo sportello, infine, ha una temperatura troppo alta per conservare cibi che sull'etichetta riportano "una volta aperto conservare in frigo", che vanno come abbiamo detto conservati nei ripiani alti: lasciamo lì dentro il vino, la birra, l'acqua fresca e tutto ciò che ha bisogno soltanto di una refrigerazione leggera, e che teniamo in frigo solo perché "così è più buono".

Altri consigli

Infine, un'ultima cosa: mai sovraccaricare il frigorifero, perché se gli alimenti sono troppo ravvicinati tra loro, il freddo potrebbe non raggiungerli tutti al meglio, e questi di conseguenza non sarebbero conservati adeguatamente.

Una cattiva conservazione fa sì che i microrganismi che il frigorifero “mantiene buoni” inizino a riprodursi e proliferare. E se questi microrganismi si chiamano Salmonella, Listeria o Campylobacter le conseguenze potrebbero non essere piacevoli per chi mangia quel cibo.

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Titolo dell'articolo

Consigli sulla conservazione degli alimenti in frigorifero

Autore del testo

Valerio Guiggi, per Cucinare.meglio.it

Nome della fonte

Cucinare.meglio.it

URL

https://cucinare.meglio.it/tema/cibi-in-frigo/

Data di pubblicazione

Venerdì 29 maggio 2015

Ultimo aggiornamento

Mercoledì 3 giugno 2015

Data di visita

Giovedì 21 novembre 2024

Note sull'autore

Valerio GuiggiValerio Guiggi • Laureato in Medicina Veterinaria nell'Aprile 2013 a 24 anni, con una valutazione di 110 e lode, ed abilitato alla professione nel Giugno nello stesso anno, è appassionato di "sicurezza alimentare", la branca della veterinaria che si occupa della prevenzione delle malattie dell'uomo che vengono trasmesse con gli alimenti. Nel Gennaio 2014 supera il test a numero chiuso per specializzarsi in Ispezione degli Alimenti, specializzazione della durata di tre anni, e dal Marzo dello stesso anno collabora con il dipartimento della prevenzione dell'ASL di Livorno. Da Ottobre 2014 collabora con l'azienda CSA (Consulenza Sanitaria Alimentare) di Livorno, che offre consulenza sanitaria e legale ad aziende alimentari della zona. Dall'inizio del 2015 è inoltre responsabile scientifico di Socialdogcat.com, che si occupa della salute dei cani e dei gatti. Dal mese di maggio del 2015 scrive per Cucinare Meglio.

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