Shabu shabu (fondue buddista)
Preparazione
A16004 FONDUE BUDDISTA (SHABU SHABU) INGREDIENTI PER 4 PERSONE
200 g di shirataki sostituibili con spaghettini di soia, 500 g di carne di manzo tagliata sottile, 8 champignons medi di cui userete soltanto le cappelle, oppure 4 funghi secchi cinesi ammollati nell'acqua calda e tagliati a fettine, 1 pezzo di bambù lungo una spanna, 1 cucchiaino da caffè di dashi no moto.
Questo piatto, nato nei gelidi templi buddisti dove i monaci consumavano i pasti in comune e n?approfittavano per scaldarsi un po' accanto al braciere in mezzo al tavolo, è diventato un tipico piatto invernale da offrire agli amici nelle ricorrenze speciali.
Non è altro che la versione giapponese del Nen kui cinese, detto altrimenti ?lampada dell?amicizia?.
Carne, tofu, involtini di verza, shirataki e funghi vengono cotti dai commensali stessi in una casseruola al centro del tavolo, in un brodo che va facendosi sempre più saporito e intinti in varie salsine, prima di essere portati alla bocca.
Se avrete l?accortezza di preparare gli involtini e il tofu la mattina o addirittura il giorno prima, la preparazione piuttosto lunga di questo piatto famoso, vi sembrerà uno scherzo Anche le salsine vanno preparate con un certo anticipo, in modo che all'ultimo momento dovrete preoccuparvi soltanto di disporre gli ingredienti con arte su un piatto di portata e di apparecchiare la tavola con grazia.
E? un sostanzioso piatto unico che non richiede l?accompagnamento del riso; come dessert potrete offrire al massimo una granatina di melone.
Preparate gli involtini di verza imbottiti di spinaci (maki hakusai) con un'ora di anticipo come minimo.
Procuratevi o preparate il tofu.
Ponete in frigorifero, preparate le salse (pon zu, goma zu) e intingoli (momiji oroshi, saraghi negi).
Preparate gli altri ingredienti e teneteli pronti.
Prebollite gli sharaki o spaghetti di soia per un paio di minuti in acqua salata.
Scolateli e fatevi scorrere l'acqua fredda dal rubinetto, mescolandoli con le dita affinchè non si appiccichino.
Tagliateli con le forbici in pezzi lunghi una spanna.
E? consigliabile presentare la carne su un piatto a parte, lasciando la carta del macellaio tra uno strato e l'altro per evitare che le fettine si appiccichino.
Guarnitela con due mazzetti di prezzemolo al centro, con i gambi leggermente annodati alla samurai.
Una volta che avrete tutto pronto sul tavolo, mettete a riscaldare una capiente casseruola piena d'acqua per ó e aggiungetevi un pezzo di kombu lungo una spanna.
Non appena l'acqua bolle, toglietelo subito.
Aggiungete il dashi no moto e chiamate i commensali a tavola.
Con lo stesso concetto del sukiyaki, ognuno intingerà nel brodo con le bacchette i bocconi prescelti, badando a non farli scuocere.
Gli involtini richiedono circa 4 minuti, così pure il tofu, mentre i funghi devono cuocere più a lungo.
Attenzione: regolate il calore in modo che il brodo non smetta mai di bollire dolcemente.
Il nome shabu shabu è puramente onomatopeico, viene dal rumore dei vari ingredienti che cuociono assieme.
La carne va appena intinta, mai mollata nel brodo: deve soltanto scottarsi e restare rosea e tenerissima.
E? squisita sia con la salsa pon zu che con quella al sesamo ed è piacevole alternarle.
Il daikon col peperoncino e il porro si sposano felicemente con l?acida pon zu.
E? un vero e proprio banchetto, interminabile sebbene tutto cuocia in pochi minuti.
Alla fine il brodo si sarà alquanto ridotto e arricchito dei frammenti di tutto: ne spetta, di solito, un po' ad ognuno, ma assaggiatelo prima di servirlo, perché mancherà totalmente di sale.
200 g di shirataki sostituibili con spaghettini di soia, 500 g di carne di manzo tagliata sottile, 8 champignons medi di cui userete soltanto le cappelle, oppure 4 funghi secchi cinesi ammollati nell'acqua calda e tagliati a fettine, 1 pezzo di bambù lungo una spanna, 1 cucchiaino da caffè di dashi no moto.
Questo piatto, nato nei gelidi templi buddisti dove i monaci consumavano i pasti in comune e n?approfittavano per scaldarsi un po' accanto al braciere in mezzo al tavolo, è diventato un tipico piatto invernale da offrire agli amici nelle ricorrenze speciali.
Non è altro che la versione giapponese del Nen kui cinese, detto altrimenti ?lampada dell?amicizia?.
Carne, tofu, involtini di verza, shirataki e funghi vengono cotti dai commensali stessi in una casseruola al centro del tavolo, in un brodo che va facendosi sempre più saporito e intinti in varie salsine, prima di essere portati alla bocca.
Se avrete l?accortezza di preparare gli involtini e il tofu la mattina o addirittura il giorno prima, la preparazione piuttosto lunga di questo piatto famoso, vi sembrerà uno scherzo Anche le salsine vanno preparate con un certo anticipo, in modo che all'ultimo momento dovrete preoccuparvi soltanto di disporre gli ingredienti con arte su un piatto di portata e di apparecchiare la tavola con grazia.
E? un sostanzioso piatto unico che non richiede l?accompagnamento del riso; come dessert potrete offrire al massimo una granatina di melone.
Preparate gli involtini di verza imbottiti di spinaci (maki hakusai) con un'ora di anticipo come minimo.
Procuratevi o preparate il tofu.
Ponete in frigorifero, preparate le salse (pon zu, goma zu) e intingoli (momiji oroshi, saraghi negi).
Preparate gli altri ingredienti e teneteli pronti.
Prebollite gli sharaki o spaghetti di soia per un paio di minuti in acqua salata.
Scolateli e fatevi scorrere l'acqua fredda dal rubinetto, mescolandoli con le dita affinchè non si appiccichino.
Tagliateli con le forbici in pezzi lunghi una spanna.
E? consigliabile presentare la carne su un piatto a parte, lasciando la carta del macellaio tra uno strato e l'altro per evitare che le fettine si appiccichino.
Guarnitela con due mazzetti di prezzemolo al centro, con i gambi leggermente annodati alla samurai.
Una volta che avrete tutto pronto sul tavolo, mettete a riscaldare una capiente casseruola piena d'acqua per ó e aggiungetevi un pezzo di kombu lungo una spanna.
Non appena l'acqua bolle, toglietelo subito.
Aggiungete il dashi no moto e chiamate i commensali a tavola.
Con lo stesso concetto del sukiyaki, ognuno intingerà nel brodo con le bacchette i bocconi prescelti, badando a non farli scuocere.
Gli involtini richiedono circa 4 minuti, così pure il tofu, mentre i funghi devono cuocere più a lungo.
Attenzione: regolate il calore in modo che il brodo non smetta mai di bollire dolcemente.
Il nome shabu shabu è puramente onomatopeico, viene dal rumore dei vari ingredienti che cuociono assieme.
La carne va appena intinta, mai mollata nel brodo: deve soltanto scottarsi e restare rosea e tenerissima.
E? squisita sia con la salsa pon zu che con quella al sesamo ed è piacevole alternarle.
Il daikon col peperoncino e il porro si sposano felicemente con l?acida pon zu.
E? un vero e proprio banchetto, interminabile sebbene tutto cuocia in pochi minuti.
Alla fine il brodo si sarà alquanto ridotto e arricchito dei frammenti di tutto: ne spetta, di solito, un po' ad ognuno, ma assaggiatelo prima di servirlo, perché mancherà totalmente di sale.