Ravioli al plin
Preparazione
Trattandosi di una preparazione abbastanza lunga, conviene rispettare le precedenze per evitare tempi morti o cattive sorprese.
Iniziare con la cottura delle carni del ripieno: rosolare per 15 minuti circa, a fuoco vivace, il vitello e il maiale con olio, poco burro, aglio e rosmarino, sale e pepe.
Continuare poi la cottura a fuoco medio per un'ora e 15 minuti, bagnando, all'occorrenza, con brodo.
Lasciare raffreddare e tritare finemente le carni.
Intanto, in una casseruola, far bollire in acqua salata gli spinaci, scolarli, insaporirli in padella con il rimanente burro, infine tritarli.
Amalgamare bene in una terrina il trito di carni e quello di spinaci con il Parmigiano, le uova intere, un pizzico di noce moscata e un po' di pepe.
Preparare la sfoglia: disporre la farina a fontana su una spianatoia, unire tre uova intere, nove tuorli, sale e un cucchiaio d'olio.
Impastare con cura e tirare una sfoglia sottilissima.
Immediatamente, per evitare che la sfoglia indurisca, iniziare la preparazione degli agnolotti: con le dita, formare delle piccole nocciole di ripieno e disporle sulla sfoglia a circa un centimetro dal bordo e alla distanza di un centimetro l'una dall'altra.
Ripiegare il bordo della sfoglia sulla fila di mucchietti di ripieno e farlo aderire longitudinalmente, con una leggera pressione delle dita, quindi tagliare la fila di agnolotti con una rondella.
Eseguire successivamente l’operazione di saldatura fra una nocciola e l'altra imprimendo un pizzicotto alla pasta (il plin).
Ancora con la rondella separare gli agnolotti uno dall'altro.
Farli riposare al fresco per un paio d'ore in modo che asciughino leggermente.
Cuocerli in acqua bollente salata per tre-quattro minuti e scolarli con la schiumarola.
Servirli così, se si vuole gustare fino in fondo il ripieno, oppure con burro e salvia o ancora con il sugo degli arrosti del ripieno.
Nota: piccolissimi, irregolari, con una sfoglia sottile e il plin, un pizzicotto che stringe l'agnolotto fra pollice, indice e medio, queste golosità delle Langhe sono così, niente a che vedere con la versione quadrata e rondellata sui quattro lati.
A differenziare le diverse versioni langarole è il ripieno: accanto alle carni di vitello e di maiale si trova spesso il coniglio.
Iniziare con la cottura delle carni del ripieno: rosolare per 15 minuti circa, a fuoco vivace, il vitello e il maiale con olio, poco burro, aglio e rosmarino, sale e pepe.
Continuare poi la cottura a fuoco medio per un'ora e 15 minuti, bagnando, all'occorrenza, con brodo.
Lasciare raffreddare e tritare finemente le carni.
Intanto, in una casseruola, far bollire in acqua salata gli spinaci, scolarli, insaporirli in padella con il rimanente burro, infine tritarli.
Amalgamare bene in una terrina il trito di carni e quello di spinaci con il Parmigiano, le uova intere, un pizzico di noce moscata e un po' di pepe.
Preparare la sfoglia: disporre la farina a fontana su una spianatoia, unire tre uova intere, nove tuorli, sale e un cucchiaio d'olio.
Impastare con cura e tirare una sfoglia sottilissima.
Immediatamente, per evitare che la sfoglia indurisca, iniziare la preparazione degli agnolotti: con le dita, formare delle piccole nocciole di ripieno e disporle sulla sfoglia a circa un centimetro dal bordo e alla distanza di un centimetro l'una dall'altra.
Ripiegare il bordo della sfoglia sulla fila di mucchietti di ripieno e farlo aderire longitudinalmente, con una leggera pressione delle dita, quindi tagliare la fila di agnolotti con una rondella.
Eseguire successivamente l’operazione di saldatura fra una nocciola e l'altra imprimendo un pizzicotto alla pasta (il plin).
Ancora con la rondella separare gli agnolotti uno dall'altro.
Farli riposare al fresco per un paio d'ore in modo che asciughino leggermente.
Cuocerli in acqua bollente salata per tre-quattro minuti e scolarli con la schiumarola.
Servirli così, se si vuole gustare fino in fondo il ripieno, oppure con burro e salvia o ancora con il sugo degli arrosti del ripieno.
Nota: piccolissimi, irregolari, con una sfoglia sottile e il plin, un pizzicotto che stringe l'agnolotto fra pollice, indice e medio, queste golosità delle Langhe sono così, niente a che vedere con la versione quadrata e rondellata sui quattro lati.
A differenziare le diverse versioni langarole è il ripieno: accanto alle carni di vitello e di maiale si trova spesso il coniglio.
- Aglio (20)
- Brodo (37)
- Burro (376)
- Coscia di maiale (1420)
- Farina bianca (3200)
- Formaggio parmigiano reggiano grattugiato (374)
- Noce moscata (8)
- Olio d'oliva extra-vergine (700)
- Olio d'oliva extra-vergine (360)
- Pepe (1)
- Rosmarino (10)
- Sale (1)
- Sottopaletta di vitello (fesone di spalla) (460)
- Spinaci (138)
- Sugo di arrosto (o burro e salvia) (298)
- Uova fresche (1116)
- Uova (279)
733
Ingredienti e dosi per 12 persone
- Per la pasta:
- 1000 g di farina bianca
- 12 uova fresche
- 1 cucchiaio di olio d'oliva extra-vergine
- Sale
- Per il ripieno:
- 600 g di spinaci
- 500 g di sottopaletta di vitello (fesone di spalla)
- 500 g di coscia di maiale
- 100 g di formaggio parmigiano reggiano grattugiato
- 50 g di burro
- 3 uova
- Aglio
- Rosmarino
- 1 pizzico di noce moscata
- Brodo
- Olio d'oliva extra-vergine
- Sale
- Pepe
- Per il condimento:
- Sugo di arrosto (o burro e salvia)
Ingrediente principale
Vedi anche
- Ricette a base di carne di vitello
- Altre ricette nella categoria: Primi piatti